I GRASSI DELLA DIETA HANNO UN RUOLO ANTI-INFIAMMATORIO?

Il nostro sistema immunitario (i nostri soldati) è attento ai segnali di pericolo dell'ambiente (esterno ma anche interno) attraverso processi complessi.

E attiva una "reazione infiammatoria" quando deve combattere presunti attacchi.

L'infiammazione è essenziale per proteggerci dall'invasione di agenti patogeni potenzialmente dannosi; ma va evitata una risposta infiammatoria ECCESSIVA che porta SEMPRE con se dei danni.

Nessuna guerra e nessuna rivoluzione avviene in assenza di vittime; nel nostro caso aumento della permeabilità (viscerale, vascolare) e lesioni degli organi

Nel tratto gastrointestinale, l'iperattivazione del sistema immunitario verso i microrganismi commensali e gli antigeni alimentari viene CONTINUAMENTE INIBITA per "mantenere la pace" e consentire l'assorbimento e l'utilizzo dei nutrienti.

Un gruppo di ricerca ha dimostrato nel 2005 che i grassi alimentari hanno la capacità di ridurre FORTEMENTE la risposta infiammatoria a livello sistemico.

Come?

Stimolando l'attività del NERVO VAGO.

Il VAGO - così chiamato perchè "vaga" dentro il corpo - è il nervo più lungo del corpo, che parte dalla cervicale e porta le sue fibra a tutto il sistema digerente (ma non solo).

La stimolazione (centrale o periferica) di questo nervo è parte della cosiddetta "via antinfiammatoria colinergica", la quale ha effetti anti-infiammatori MISURABILI.

Questo gruppo di ricercatori (V. link 1) ha dimostrato che la nutrizione enterale ricca di grassi - rilevata nel tratto gastrointestinale - attiva il sistema nervoso parasimpatico e porta all'inibizione della risposta infiammatoria attraverso le fibre vagali efferenti.

Tutto il contrario di ciò che ci hanno detto negli ultimi 70 anni, vero?

Ci hanno detto di rinunciare ai grassi, alla frutta secca, all'olio EVO, al burro (chiarificato) sacrificando UN CIBO ANTI-INFIAMMATORIO SULL'ALTARE DELLE CHILOCALORIE.

IL risultato?

Un ricco mercato di cartone insaporito da zucchero, sale e grassi trans idrogenati (tutti PRO-INFIAMMATORI); lo spaccio di farmaci che devono tenere basso il colesterolo e ...

... e un aumento delle malattie cerebrovascolari al punto da coniare il termine #DIABESITA'

Diabete+obesità

Bella roba.

Basandosi sulla loro esperienza, la nutrizione (enterale) ricca di grassi (ma NON TRANS!) è potenzialmente terapeutica in vari disturbi infiammatori: la sepsi e la malattia infiammatoria cronica intestinale (#IBD o #MICI) per esempio, in cui la risposta infiammatoria è prominente e la funzione della barriera intestinale è compromessa.

Anche il #CANNABIDIOLO (#CBD) - un cannabinoide non psicotropo, derivato dalla canapa - lo fa.

Anzi, l'efficacia clinica del CBD è stata dimostrata per condizioni tra cui alcune forme di #epilessia#depressione e #ansia che sono ANCHE CURABILI CON LA STIMOLAZIONE DEL NERVO VAGO.

CIBI GRASSI, CBD, MANIPOLAZIONE .... ci sono più modi per attivare questa via ANTI-INFIAMMATORIA COLINERGICA naturalmente presente in ognuno di noi.

Ne parleremo in un webinar GRATUITO che sarà trasmesso qui, su questa pagina, il 31 MARZO, alle 21.

Stasera pubblico il post/promemoria.

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Perchè che la tua salute vale!

LINKs PER APPROFONDIMENTO:

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1) La stimolazione nutrizionale dei recettori della colecistochinina inibisce l'infiammazione attraverso il nervo vago

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2213207/

2) Potenziale terapeutico della stimolazione del nervo vago per le malattie infiammatorie intestinali

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8019822/

3) L'attivazione del cannabidiolo dei neuroni afferenti vagali richiede TRPA1

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32965166/

Author
Gabriele Prinzi

Medico chirurgo spec. in chirurgia d’urgenza, Iscrizione ordine dei medici di Palermo n°13262,